VITERBO - A nome dei carabinieri del Comando Provinciale di Viterbo porgo a tutti i gentili ospiti un cordiale saluto di benvenuto alla cerimonia di celebrazione del 211° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri.
Rivolgo un deferente saluto al S.E. il Prefetto di Viterbo, dott. Gennaro CAPO, la cui autorevole ed accorta azione di coordinamento dell’attività svolta dalle FF.PP. e di indirizzo dell’attività amministrativa degli uffici periferici dello Stato, ha consentito di fornire risposte efficaci e aderenti alle istanze della collettività. Anche ieri, nei concitati momenti dell’attività di spegnimento del rogo alle strutture dell’Università, è stato un “faro” per tutte le componenti istituzionali coinvolte.
Desidero poi porgere i miei più fervidi saluti a S.E.R. il Vescovo Orazio Francesco Piazza che ha accolto con gioiosa disponibilità la nostra proposta di svolgere la cerimonia odierna davanti alla Cattedrale, sotto la loggia che è icona della città dei papi, accanto al palazzo sede del primo conclave della storia. Insieme saluto S.E.R. Marco Salvi, vescovo di Civita Castellana.
Un saluto particolare e riconoscente rivolgo al Comune di Viterbo, e alla Sindaca Chiara Frontini per averci consentito di celebrare la nostra più importante ricorrenza nella bellissima cornice architettonica che ci ospita e per la proficua e costruttiva collaborazione istituzionale nonché per la grande sensibilità che ha da sempre rivolto alle istanze dell’Arma di Viterbo.
Saluto il Presidente della Provincia di Viterbo, dott. Alessandro Romoli, i sindaci dei comuni sede delle compagnie carabinieri dipendenti, Civita Castellana, Montefiascone, Ronciglione e Tuscania, e gli altri sindaci presenti, in rappresentanza dei 60 comuni della Tuscia a cui le nostre 56 Stazioni Carabinieri e i 13 nuclei Carabinieri Forestale, non fanno mai mancare collaborazione e sostegno per ribadirne il ruolo di punto di riferimento delle comunità che ci sono affidate e di cui intendiamo ogni giorno prenderci cura. Insieme a loro abbiamo il sindaco e i due vice-sindaco del Consiglio Comunale delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi di Viterbo perché condividiamo l’esigenza di stimolare la partecipazione attiva per ragazze e ragazzi e il loro coinvolgimento nella costruzione della città in cui loro desiderano vivere.
Un saluto deferente e un sentito ringraziamento rivolgo al Presidente della Camera di Commercio Domenico Merlani, ai rappresentanti del mondo del lavoro, dell’imprenditoria e a tutte le associazioni di categoria.
Un saluto deferente e un sentito ringraziamento rivolgo il Presidente del Tribunale, dottor Francesco Oddi, al Procuratore della Repubblica facente funzione, dottoressa Paola Conti, e ai sostituti procuratori, insieme a tutti i magistrati del Tribunale di Viterbo con cui quotidianamente collaborano tutti i presidi dell’Arma che operano nella Tuscia, in un rapporto leale, rispettoso e proficuo affinché gli sforzi profusi nelle indagini di polizia giudiziaria siano sempre orientati, nel rispetto delle leggi, verso il bene comune dei cittadini.
Un saluto rispettoso desidero rivolgere ai colleghi delle altre Forze di Polizia, al Questore, dottor Luigi Silipo, al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Carlo Pasquali, al Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, Ing. Rocco Mastroianni, al Comandante della Polizia Locale di Viterbo, Dott. Mauro Vinciotti, con i quali condividiamo, ciascuno secondo le proprie specifiche competenze e capacità, lo sforzo quotidiano nell’azione di rassicurazione sociale.
Dedico un sentito ringraziamento per la loro presenza al Dottor Marco Grasselli, direttore della Casa Circondariale “Nicandro Izzo” e al Commissario Daniele Bologna, Comandante della Polizia Penitenziaria della stessa struttura detentiva.
Desidero poi rivolgere un deferente e riconoscente saluto al Generale di Divisione Salvatore Annigliato, Comandante dell’Aviazione dell’Esercito e Comandante di Presidio e al Generale di Divisione Maurizio Taffuri, Comandante della Scuola Sottufficiali dell’Esercito. Un affettuoso e cordiale pensiero voglio rivolgere al comandante della Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare, Col. Gianluca Spina, e a tutti i colleghi delle forze armate presenti in provincia a cui siamo inscindibilmente legati da vincoli che affondano solide radici nella storia del nostro paese che abbiamo insieme contribuito, con il sacrificio di tanti nostri commilitoni, a scrivere.
L’essere militari è per i carabinieri un tratto distintivo, un segno d’appartenenza a un sistema di valori che costituiscono la nostra “bussola etica” che custodiamo gelosamente e cerchiamo, con l’esempio del quotidiano agire, di preservare. Le stellette cucite sul bavero delle nostre uniformi sono il perno di quella cultura “dell’essere più che sembrare” che ci viene inculcata fin da giovanissimi nelle nostre scuole militari.
Un fattore irrinunciabile di coesione ed efficienza. Una fonte d’ispirazione e di stimolo per ogni Carabiniere, alla silenziosa umiltà nell’ascolto attento delle esigenze della popolazione e al coraggio di agire d’iniziativa; per ribadire quotidianamente il ruolo autentico del Carabiniere, la dedizione, l’obbligo di servire il cittadino.
Desidero rivolgere un ringraziamento particolare ai Comandanti di Stazione, espressione concreta della prossimità, della vicinanza alle comunità, a cui è richiesto ogni giorno di moltiplicare la capacità operativa delle donne e degli uomini loro affidati con l’esempio, con responsabilità, con sensibilità, per rivolgere gli sforzi di ciascuno alla realizzazione del bene comune.
Un saluto affettuoso e riconoscente ai colleghi qui presenti che mi hanno preceduto nell’incarico e a tutti i carabinieri in congedo oggi con le insegne dell’ANC, che continuano a proseguire l’impegno del servizio attivo, con tante iniziative a favore della cittadinanza. Un saluto, infine, desidero rivolgere ai rappresentanti delle Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari sempre più proiettate ed impegnate a favore degli interessi collettivi del personale.
Un ringraziamento particolare all’Università di Viterbo e al Magnifico Rettore Stefano Ubertini, al quale auguro di poter ripartire nel più breve tempo possibile nella ricostruzione del sito dell’Università distrutto dalle fiamme, dove tanti Carabinieri forestali hanno studiato e con cui continuerà una collaborazione istituzionale molto duratura. Insieme ringrazio il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Daniele Peroni, i Dirigenti scolastici, i docenti e le scolaresche oggi presenti. In questa piazza sono presenti alcune delle tante con cui abbiamo intrapreso un percorso di sensibilizzazione e di cultura della legalità rivolto ai giovani alunni, cittadini di domani che costruiranno il futuro di questa provincia. L’azione repressiva non è sufficiente per dare risposte efficaci e spiegare il talvolta inconsapevole disvalore di taluni comportamenti. Occorre continuare incessantemente a fornire loro esempi e valori positivi per stimolarne la fiducia nelle istituzioni. Intendiamo farlo andando nelle scuole e invitandoli nelle nostre caserme per raccontare le nostre storie, per spiegare chi siamo e cosa facciamo.
Per questo la collaborazione con gl’istituti scolastici della provincia è un nostro focus ben preciso che assolviamo con convinzione, perché se per raggiungere i nostri obiettivi istituzionali è necessaria ed imprescindibile la piena collaborazione con la società, allora a maggior ragione è necessario che questo comune sentire parta da subito, sia già pienamente radicato e consapevole nei cittadini di domani che si formano a scuola. In ragione di ciò, durante l’anno scolastico siamo sempre più impegnati nelle aule per le lezioni di legalità, su temi molto delicati come il cyberbullismo, la circolazione stradale, la lotta agli stupefacenti e ovviamente la violenza di genere in numerosi incontri con più di 4200 studenti della provincia. Un affettuoso saluto ed un ringraziamento sentito all’ONAOMAC, Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri, “prezioso scrigno di solidarietà diffusa” che aiuta circa 1.150 orfani dei Carabinieri deceduti per cause di servizio. Sono qui presenti alcuni figli di nostri colleghi che in tempi recenti ci hanno lasciato, caduti nell’adempimento del loro dovere.
Ogni anno onoriamo la memoria del Brigadiere Pietro Cuzzoli e dell’App. Ippolito Cortellessa caduti nella lotta al terrorismo nella vicina località di Ponte di Cetti nonché del Maresciallo Maggiore Antonino Rubuano, Comandante della Stazione Carabinieri di Montefiascone, impegnato nelle incessanti ricerche dei terroristi, vittima di un grave incidente stradale. Con loro voglio ricordare tutti gli altri nostri eroi meno conosciuti, che in silenzio sono caduti nel compiere il loro dovere, che sento appartenere perennemente alla grande famiglia dell’Arma dei Carabinieri.
Al riguardo mi preme rappresentare che quest’anno ricorre il 110° anniversario della “battaglia del Podgora”. Nel maggio 1915, nell’imminenza della Grande Guerra, venne mobilitato il Reggimento Carabinieri con una forza complessiva di circa 23.000 uomini. I Carabinieri si confermarono all’altezza delle loro tradizioni, distinguendosi nelle battaglie dell’Isonzo, del Carso, del Piave, sul Sabotino, sul San Michele ma soprattutto nei combattimenti sulle pendici del Podgora ove i Carabinieri, dalle parole del Duca d’Aosta, Comandante della 3a Armata, “……dettero prova della più grande tenacia, rimanendo saldi ed impavidi sotto la furibonda tempesta nemica di ferro e di fuoco, decimati ma non fiaccati”.
Durante il conflitto caddero 1.400 Carabinieri ed i feriti furono 5.000. Il 5 giugno 1920, per il complesso delle operazioni svolte nella I Guerra Mondiale, la Bandiera dell’Arma fu insignita della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare: “Rinnovellò le sue più fiere tradizioni con innumerevoli prove di tenace attaccamento al dovere e di fulgido eroismo, dando validissimo contributo alla vittoria delle armi d’Italia”. Da allora, la data del 5 giugno venne scelta per celebrare l’anniversario della fondazione dell’Arma.
Desidero ora brevemente delineare le linee d’azione dell’attività svolta dai carabinieri nella provincia nell’ultimo anno. Abbiamo continuato a dare grande impulso all’attività informativa sul territorio, coniugandola con l’azione di vigilanza e controllo, anche al fine di incrementare le attività investigative a contrasto dei diversi fenomeni criminali.
L’Arma dei Carabinieri anche nell’anno appena trascorso ha perseguito oltre l’80% dei reati commessi nella Provincia di Viterbo. Più di 8.200 sono state le comunicazioni di notizie di reato inoltrate all’autorità giudiziaria, deferendo in stato di libertà quasi 2.000 persone e quasi 300 in stato d’arresto. E’ stata incrementata notevolmente l’attività di prevenzione sul territorio con oltre 38.000 servizi perlustrativi effettuati, con più di 69.000 militari impegnati, che hanno portato a controllare oltre 85.000 automezzi ed i identificare quasi 160.000 persone, cui vanno aggiunti i quasi 2200 servizi di ordine pubblico.
Massima attenzione viene posta al contrasto ai reati di natura predatoria che costituiscono sicuramente il fattore che incide maggiormente sulla sicurezza percepita da parte dei cittadini, in particolare i furti in abitazione, seguiti da quelli di autovetture o su auto in sosta. L’impegno quotidiano messo in atto nei servizi di controllo del territorio ha fatto sì che gl’indicatori siano sostanzialamente stabili rispetto al 2024 e che soprattutto sia su livelli minimi il numero delle rapine (addirittura pari a zero quelle commesse in danno di istituti di credito o uffici postali, 2 ad esercizi commerciali e 6 in abitazione). E’ un risultato lusinghiero perché l’attività di prevenzione sul territorio, portata a compimento dagli equipaggi che giornalmente escono di pattuglia, è un’attività silenziosa e costante, ma faticosa e apparentemente avara di grandi soddisfazioni sul momento.
Altra grande criticità è rappresentata dalle truffe in danno di anziani, fenomeno odioso messo in atto da bande criminali che agisono ormai su quasi tutto il territorio nazionale e che nonostante
i lusinghieri risultati ottenuti nei due anni precedenti da noi continua a mietere vittime. Qui mi preme sottolineare come la campagna di prevenzione, fatta di incontri nei centri ricreativi, nelle parrocchie e grazie alla collaborazione con le polizie locali ma soprattutto ai continui appelli che rilanciamo di continuo grazie agli amici della stampa, che sentitamente ringrazio, sono in costante aumento i casi di privati cittadini che si rivolgono immediatamente alle nostre caserme ed al numero 112 d’emergenza europeo per segnalare prontamente i tentativi subiti. Dà soddisfazione constatare che grazie a questo incessante lavoro di prevenzione ci siano centinaia e centinaia di truffe sventate e di anziani messi in salvo dai nostri appelli alla prudenza.
L’altro settore dove sono stati raggiunti risultati lusinghieri è stato il contrasto allo spaccio di stupefacenti, con circa 120 arresti effettuati nell’anno. Sono state svolte importanti operazioni antidroga, con oltre 16 kg di sostanza stupefacente di vario tipo posta sotto sequestro, tra cui cocaina, hashish e marjuana.
Molto importante poi l’attività posta in essere dalle Compagnie di Viterbo, Tuscania e Montefiascone per stroncare il fenomeno dello spaccio di droga in veri e propri bivacchi nei boschi della parte Nord della provincia, con elevate quantità di rifiuti abbandonati, da parte di pericolosi spacciatori, che in diverse occasioni hanno anche aggredito il personale impegnato nelle battute di ricerca.
Ma tra tutte le attività svolte negli ultimi mesi spicca sicuramente il grandissimo impegno profuso nel contrasto alla violenza di genere. Al fine di restare al passo con le novità in materia previste dal legislatore, d’intesa con gli altri attori istituzionali e sociali, sono stati organizzati corsi destinati al personale di tutte le Stazioni Carabinieri, per uniformare le procedure operative. L’obiettivo è avere operatori specializzati nell’ascolto delle vittime e autonomi anche nella gestione di situazioni complesse in ogni comando periferico della Tuscia, per far sì che ogni vittima possa avere vicino a sé un presidio dello Stato qualificato e anche interconnesso con tutte le altre figure coinvolte nella sua successiva fase di tutela. Posso dire con orgoglio che ormai è in atto una rete efficiente approntata tra ogni Stazione Carabinieri e le figure professionali, pubbliche e private, che nel territorio operano nel delicato settore.
I dati nello specifico settore sono ragguardevoli: parliamo nel 2024 di ben 160 comunicazioni di notizia di reato inoltrate all’autorità giudiziaria inerenti al cd. “codice rosso”, che hanno portato a 55 denunce in stato di libertà e 11 in stato d’arresto, cui vanno aggiunte l’emissione di 15 misure cautelari, dalla restrizione in carcere o agli arresti domiciliari all’allontanamento della casa familiare o al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. La media è sicuramente elevata, parliamo di 2 nuovi episodi ogni 3 giorni, ed i dati relativi ai primi 5 mesi del 2025 ci dicono che ci stiamo avvicinando a grandi passi alla media di un caso al giorno su scala provinciale.
E’ importante sottolineare il prezioso, talvolta risolutivo contributo svolto dai comparti di specialità dell’Arma.
Tra questi una particolare menzione va i carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, che spesso operano congiuntamente con le nostre Stazioni distaccate e che in 12 mesi hanno effettuato 1010 ispezioni, riscontrando 237 violazioni, che hanno portato al sequestro ed alla chiusura di 25 attività, elevando al contempo sanzioni per importi complessivi superiori a 210.000,00 euro, con 3 persone arrestate, 3 persone sottoposte a misure cautelari con interdizione alla professione ed altre 23 deferite all’autorità giudiziaria, nonchè 139 alle autorità amministrative.
Ricordo anche i colleghi del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, la cui attività viene svolta a tutela dei lavoratori e delle aziende che operano in maniera correttamente nel mercato, andando a colpire quelle che invece infrangendo leggi e regolamenti svolgono concorrenza sleale. I dati anche quest’anno sono significativi: più di 82 aziende sono state ispezionate, 15 delle quali sono state oggetto di proposta di provvedimento di sospensione dell’attività, ed è stato verificato che 37 lavoratori sono stati assunti ed impiegati in modo irregolare, mentre 6 completamente in nero.
Tra tutti i comparti di specialità, la sinergia operativa più marcata è sicuramente con i Carabinieri del Gruppo Forestale, Comandati dal Ten. Col. Leonardo Mareschi, e che ormai da anni dividono con noi la nostra stessa sede. La maggior parte dei controlli di loro pertinenza sono stati orientati alla tutela del territorio (circa 53%), con particolare riguardo alla tutela delle aree verdi, ma anche alla tutela delle acque interne dagli inquinamenti, in particolare nell’ambito del bacino idrico del fiume Marta, ponendo l’attenzione anche sulla legittimità delle captazioni di acque dai corsi d’acqua di superficie e dal sottosuolo.
Nella loro attività di tutela dell’ambiente e di prevenzione dei reati che lo danneggiano i carabinieri Forestali hanno effettuato oltre 10.500 servizi, con oltre 2.853 persone identificate e 561 veicoli ispezionati, mentre l’attività di iniziativa ha consentito di accertare 628 illeciti amministrativi, elevando sanzioni per oltre 235.000 Euro e rilevare 182 illeciti penali con deferimento all’Autorità Giudiziaria di 92 persone; contemporaneamente i nuclei territoriali hanno svolto 23 deleghe dell’A.G. nel settore della tutela dell’ambiente e dell’abusivismo edilizio, spesso in sinergia con le Stazioni Carabinieri con cui esiste una fattiva e proficua collaborazione.
Le attività che fin qui vi ho sommariamente illustrato sono state svolte in perfetta sinergia con le altre istituzioni presenti sul territorio e in continuo scambio informativo con le altre forze dell’ordine che ancora una volta ringrazio, per la comune sensibilità all’impegno di fornire un servizio efficiente alla cittadinanza.
Questa attività sono solidamente basate sui valori fondanti che hanno contraddistinto l’Arma dei Carabinieri nel suo viaggio di oltre 200 anni sempre al servizio del cittadino: è questo l’autentico ruolo del Carabiniere.
Nel concludere il mio intervento, mi rivolgo ai carabinieri che ho il privilegio e l’onore oggi di rappresentare. Se siamo orgogliosi di appartenere ad un’Istituzione efficiente, apprezzata e ben voluta dalla popolazione, e che qui in provincia come ovunque nella nostra amata Patria è fondamentale nel garantire il buon andamento della vita dei nostri amati concittadini, ciò per noi deve essere assolutamente un monito perenne a non venire mai meno ai nostri doveri, giorno dopo giorno.
VIVA LA PROVINCIA DI VITERBO!
VIVA L’ARMA DEI CARABINIERI!
VIVA L’ITALIA!